Diario delle Esperienze del 23 marzo 2019

All’incontro di oggi hanno partecipato 9 persone. Dopo una pratica di mindfulness di 15 minuti, in cui ho guidato il gruppo sull’ascolto del respiro e sulla percezione di tutto il corpo, è iniziata la prima Costellazione.

C. (la prima cliente che ha portato un tema da costellare) si è seduta alla mia destra e si è prestata ad una rapida intervista. Un paio di settimane prima c’era stato un incontro individuale dal quale erano emerse molte informazioni, conclusosi con una pratica costellativa in studio. Abbiamo così dato seguito al primo lavoro e grazie alla presenza del gruppo di donne è stato possibile fare una Costellazione Strutturale in cui C. ha scelto una rappresentante per se stessa, che si è messa in contatto con le 7 generazioni a lei precedenti. Mamma, nonna e così via… fino alla bisnonna della trisavola. Circa 210 anni di storia familiare nel lignaggio femminile di C.

Il sistema rappresentato ha da subito evidenziato una serie di blocchi e ci sono stati movimenti importanti su alcune generazioni. C. ha avuto difficoltà ad entrare in relazione con la madre e il sostegno delle ave non è stato sufficiente a consentire l’incontro. Anche tra alcune di loro c’era difficoltà a sentire la discendenza (capita quando si verifica un decesso dopo il parto). Ad un certo punto la rappresentante di C. dice che c’è una “vocina” dentro che non le permette di avvicinarsi alla madre. In quel momento chiedo a C. di entrare nella Costellazione e prendere il suo posto, lasciando che la sua rappresentante diventi quella “vocina” interiore. Questo passaggio permette a C. di vedere sua madre e di aprire il cuore con un abbraccio potente. Verso la fine il lignaggio femminile si allinea nuovamente e C. si abbandona di spalle a tutta la sua linea sentendone la forza e soprattutto l’amore.


La seconda Costellazione è stata quella di E. Il tema principale: le sue paure. Dall’intervista iniziale tornava spesso la E. che da bambina subiva senza reagire. Così le chiedo di scegliere una rappresentante per la E. bambina e una per la E. di oggi. Le due persone si connettono al campo e da subito emerge una bambina piena di timore, diffidente e senza spensieratezza. Nonostante la E. adulta cerchi di accudirla, di proteggerla, la piccola è paralizzata. Riescono, grazie alla cura materna della E. adulta, ad accennare una piccola danza, ma il blocco è oltre.

Così si apre il campo alla famiglia di origine, con i genitori e il fratello minore. La dinamica si muove in una direzione di conflitto tra E. adulta e la madre. Introduco nel sistema una persona che rappresenta le paure. Ma dopo pochi momenti, questo elemento si pronuncia con termini tali da richiedere uno svelamento. Quindi appare per ciò che è, cioè il fratellino morto appena nato. In questa dinamica è stato possibile favorire il processo di inclusione nel sistema, in primis con la mamma, che poi lo ha presentato al resto della famiglia. In chiusura E. ha preso il suo posto nella Costellazione, lasciandosi abbracciare dalla famiglia. Amore e comprensione che si manifestano sul livello sottile e si infondono.

Se hai voglia di vivere l’esperienza, ti aspetto al prossimo incontro.

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